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Musica a San Dionigi 2021

30maggio2021Ore 17:00Auditorium San Dionigi - Vigevano (PV)

LA VAGHEZZA

Madrigali, danze e ricercari del Seicento italiano.

Enrico Onofri, violino
Michele Pasotti, tiorba

 

Il termine “vaghezza” esprime al contempo cinque significati distinti, ma intimamente legati: bellezza non vistosa, capace però di suscitare appassionata ammirazione; ornamento; incertezza; desiderio; piacere. Un concetto caro da sempre ad artisti e poeti italiani, che permea la musica del Cinque e Seicento. Il genere della “diminuzione” – cioè la pratica del variare madrigali o danze con raffinati passaggi, cuore del repertorio strumentale nei primissimi anni del Barocco – ne espresse al meglio le sfaccettature, grazie alle opere di virtuosi il cui linguaggio senza parole, non meno intenso di quello evocato dai testi poetici, commuove ancora oggi.

PROGRAMMA

Giulio Caccini (1551-1618)
Amarilli mia bella (passeggiata)
da Le nuove musiche Firenze, 1601

Aurelio Virgiliano
Ricercata
da Il dolcimelo Bologna?, 1600ca?

Francesco Rognoni (1570-1626)
Io son ferito hai [sic] las[s]o del [P]alest[r]ina
da Selva de varii pasaggi [...]
Modo di passeggiar con Arte e Maestria Milano, 1620

Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
Se l’aura spira (passeggiata)
da Primo Libro d’Arie Musicali Firenze, 1630

G. Battista Fontana (1589-1630)
Sonata Seconda
da Sonate […] Venezia, 1641

Riccardo Rognoni (1550 ca-1620)
Ancor che col partire
da Passaggi […] libro secondo Venezia, 1591

Luigi Rossi (1597-1653)
Passacaille del Seign. Louigi
dal manoscritto di Bauyn, 1660ca

Biagio Marini (1594-1663)
Sonata terza per il violino solo Variata
da Sonate, Symphonie […] Opera Ottava Venezia, 1629

Dario Castello (1602-1631)
Sonata Seconda a sopran solo
da Sonate […] in stil moderno Venezia, 1640

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MICHELE PASOTTI

Si è diplomato con il massimo dei voti in Liuto sotto la guida di Massimo Lonardi e si è specializzato seguendo seminari di Hopkinson Smith e Paul O'Dette. Presso la Civica Scuola di Musica di Milano si è poi perfezionato in Teoria e Contrappunto Rinascimentale e ha approfondito lo studio della Musica Medievale sia a Milano che a Barcellona (Esmuc). Presso l’Università di Roma “Tor Vergata” ha frequentato il corso di perfezionamento L’Ars Nova in Europa, diplomandosi con lode. È anche laureato con lode in filosofia teoretica con una tesi su Martin Heidegger.

Dal 2013 è titolare della cattedra di Liuto presso il Conservatorio “Maderna” di Cesena. Dal 2013 al 2018 Michele Pasotti ha tenuto un corso sull'Ars Nova alla Civica Scuola di Musica di Milano. Svolge un'intensa attività seminariale in istituti di perfezionamento, conservatori, scuole e festival a cui affianca conferenze di approfondimento musicologico o di divulgazione anche in trasmissioni radiofoniche su Rai Radio3.

È direttore e fondatore de La Fonte Musica, ensemble specializzato nella musica tardo-medievale. I dischi della Fonte Musica (usciti per Alpha Classics e ORF/Alte Musik) hanno ricevuti numerosi premi internazionali (Diapason d'Or, 5 Diapason, due volte Disco del Mese di Amadeus, Pizzicato Supersonic Award, Appoggiature d’or) .

Collabora regolarmente con Il Giardino Armonico, I Barocchisti, Les Musiciens du Louvre, Balthasar-Neumann Ensemble, Arcangelo, Les Musiciens du Prince, Akademie für Alte Musik Berlin, Coro e Orchestra Ghislieri, Sheridan Ensemble, Cecilia Bartoli.

Ha suonato nelle più prestigiose sale da concerto d'Europa, Stati Uniti e Asia. Come solista (liuti, tiorba, chitarra barocca) ha un repertorio che va dal Medioevo al tardo Settecento e ha registrato un lavoro dedicato al grande chitarrista seicentesco Francesco Corbetta (Dynamic). Come direttore esperto in polifonia antica collabora con diverse formazioni tra cui Capella Cracoviensis e Harmonia Cordis.   

Ha suonato in oltre 70 dischi (per Deutsche Grammophon, Decca, EMI/Virgin Classics, Alpha Classics, Naïve, Sony/Deutsche Harmonia Mundi, SWR, Glossa, Ricercar, Avie, The Classic Voice, Amadeus) e ha preso parte a numerose trasmissioni radiotelevisive (BBC, Rai Radio 3, ORF, WDR, Radio Polskie, Rete 2 della Rsi, France 2, France Musique, Mezzo).

 

 

ENRICO ONOFRI

Nominato nel 2020 direttore principale della Filarmonica Toscanini a Parma, dal 2019 direttore ospite principale della Haydn Philharmonie ad Eisenstadt, direttore associato dell’Orchestre National d’Auvergne, nonché direttore musicale dell’Academia Montis Regalis, Enrico è cresciuto nell'atelier antiquario dei genitori a Ravenna, circondatodalla bellezza del passato, sviluppando fin dall'inizio dei suoi studi musicali una passione per i criteri interpretativi storici. Come direttore d'orchestra e solista è stato così portato ad esplorare il repertorio dal XVII al XX secolo creando il suo linguaggio personale attraverso la conoscenza delle antiche prassi esecutive, intese come straordinarie fonti di ispirazione per nuove idee e panorami. La sua carriera, ancora studente, inizia con l'invito di Jordi Savall a ricoprire il ruolo di concertmaster de La Capella Real, e si trova ben presto a lavorare con gruppi come Concentus Musicus Wien e Il Giardino Armonico, di cui è stato è stato concertmaster e violino solista dal 1987 al 2010.

La sua carriera di direttore d'orchestra inizia nel 2002 con grande successo di stampa e pubblico, ricevendo inviti da orchestre, festival e teatri d’opera in tutta Europa, Giappone e Canada. Dal 2004 al 2013 è stato direttore principale di Divino Sospiro a Lisbona e dal 2006 è direttore ospite dell'Orquesta Barroca de Sevilla. In veste di direttore ospite o in residenza si è esibito con Akademie für Akademie für Alte Musik, Camerata Bern, Bochumer Symphoniker, Munich Chamber Orchestra, Vienna Chamber Orchestra, Festival Strings Lucerne, Orchestre d'Auvergne, Kammerorchester Basel, Tafelmusik Toronto, Orchestra Ensemble Kanazawa, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Real Orquesta Sinfonica de Sevilla, Orquesta de l'Opéra de Lyon, Orquesta Sinfonica de Galicia, Orchestra Metropolitana Lisbon, Real Filharmonia de Galicia, Riga Sinfonietta, fra le molte altre. È il fondatore e direttore di Imaginarium Ensemble che si dedica al grande repertorio italiano solistico dagli albori del barocco all’età dei lumi. Enrico si è esibito nelle più importanti sale del mondo, riscuotendo ovunque i massimi consensi di pubblico e di critica, collaborando inoltre con artisti quali N.Harnoncourt, G.Leonhardt, C.Bartoli, C.Coin. Molti dei numerosi CD da lui incisi sono stati insigniti da prestigiosi premi internazionali. Dal 1999 al 2020 è stato docente di violino barocco presso il Conservatorio Scarlatti di Palermo e dal 2020 al conservatorio Rossini di Pesaro; è regolarmente invitato a tenere seminari e master class in tutta Europa, Canada, USA (presso la Juilliard School di New York) e Giappone. È stato tutor e direttore della EUBO, European Union Baroque Orchestra. Nel 2019 è stato insignito del Premio F. Abbiati quale miglior solista dell'anno. www.enricoonofri.it

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