Comunicazione > Comunicati Stampa > I segreti dell’esplorazione spaziale (e anche una pietra lunare) in mostra in Fondazione

I segreti dell’esplorazione spaziale (e anche una pietra lunare) in mostra in Fondazione

02maggio2016Spazio Mostre di Palazzo Rota Pisaroni, Via S. Eufemia 13 - 29121 Piacenza

PIACENZA. È stata presentata questa mattina in Fondazione Dalla Terra alla Luna e oltre: una iniziativa per raccontare la storia dell’esplorazione spaziale rivolta a scuole, università, esperti del settore ma anche semplici appassionati e che si inaugura il 10 maggio alle ore 18, nello spazio espositivo di Palazzo Rota Pisaroni. 
La mostra, che è organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano in collaborazione con la Nasa, il Gruppo Astrofili, l’associazione Daedalus e con il patrocinio del Comune di Piacenza, intende fare il punto su oltre sessant’anni di missioni alla scoperta dello spazio. Un viaggio storico e scientifico dai tempi dei primi astronauti fino ai giorni nostri, declinato attraverso reperti, memorabilia, documenti e filmati: dagli esemplari di tuta (repliche fedeli di quelle in dotazione alle missioni Apollo, Mercury e Shuttle) alle attrezzature originali, dai manuali di volo ai modellini della stazione spaziale. Tra i reperti in esposizione, c’è anche un autentico frammento del suolo lunare, raccolto dalla missione Apollo 14 nel 1971. 
«È un’iniziativa che abbiamo subito accolto con entusiasmo per due motivi che riteniamo importanti - spiega Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano - . Da un lato c’è l’eccezionalità dei reperti: quando ci potrebbe capitare di vedere da vicino un vero frammento del suolo lunare? Dall’altro, è importante che le iniziative che proponiamo offrano anche spunti didattici interessanti. Mi auguro che anche le scuole partecipino con entusiasmo.» E proprio per sottolinearne l’aspetto formativo, il presidente Toscani ha sottolineato come, partecipando alla mostra in Fondazione, tutti i visitatori riceveranno un biglietto omaggio per entrare al Museo di Storia Naturale di Piacenza, che ha una ricca sezione mineralogica. 
La mostra presenta anche un ricco programma di eventi collaterali e incontri, che sono stati illustrati da Alberto Dosi, membro della Commissione Cultura della Fondazione. Presentando le iniziative, Dosi ha sottolineato come il 1969, anno del primo allunaggio, abbia segnato la più grande conquista dell’uomo. «È incredibile pensare che solo sessant’anni dopo che i fratelli Wright sperimentavano il primo volo sollevandosi dal suolo gli uomini riuscivano ad andare sulla Luna». Tanti gli eventi di approfondimento: in Auditorium arriveranno, tra gli altri, l’astronauta Maurizio Cheli - il primo italiano ad avere il ruolo di mission specialist durante la missione spaziale STS-75 del Programma Space Shuttle - e il giornalista “antibufale” Paolo Attivissimo. 
Ci sarà anche la possibilità di contemplare la Luna e Giove con alcuni telescopi professionali messi a disposizione dal Gruppo Astrofili di Piacenza. «La sera del 14 maggio, in piazza Sant’Antonino – ha spiegato il presidente del gruppo Danilo Caldini – offriremo a tutti la possibilità di contemplarli proprio mentre si troveranno vicini»
Proprio un antenato dei telescopi di oggi sarà in mostra insieme agli altri reperti e alle memorabilia che costituiranno il percorso espositivo, corredato da pannelli illustrativi. 
«Abbiamo voluto dare un’impronta scientifica ma non troppo specialistica – ha spiegato il curatore della mostra Matteo Arcuri, presidente del gruppo Daedalus -. Si è privilegiato un approccio didattico, puntando anche sulle curiosità e su aspetti poco noti della storia dell’esplorazione spaziale»
Dalla Terra alla Luna e oltre presenta infatti diverse le sezioni tematiche, tra le quali una dedicata agli space memorabilia: manuali di volo, parti di veicoli spaziali, oggetti portati a bordo nel corso di varie missioni. Saranno messi in esposizione anche modelli riproducenti vari veicoli, la stazione spaziale internazionale, il razzo del programma Apollo, lo Space Shuttle e altri ancora. E poichè la storia dello spazio è fatta soprattutto di uomini, la mostra renderà omaggio a scienziati, sognatori e precursori: le figure che con le loro scoperte e le loro idee hanno gettato le basi che hanno permesso le conquiste e lo sviluppo della tecnologia moderna. Senza dimenticare i nomi più famosi, da Gagarin a Glenn, coloro che per primi hanno visto il nostro pianeta da lassù e che sono stati protagonisti della “corsa allo spazio” tra Usa e Urss. 
Non mancherà un’apposita sezione dedicata allo sbarco sulla Luna e ai suoi retroscena: i successi e fallimenti del programma Apollo e delle missioni spaziali più famose nella storia dell’umanità. I visitatori scopriranno anche i segreti della Stazione Spaziale Internazionale, il nostro “avamposto nello spazio”: la sua costruzione, le sue finalità e curiosità sulla vita di tutti i giorni a bordo, nonché le scoperte e i risultati raggiunti nei suoi oltre quindici anni di servizio. 
La mostra sarà arricchita da video interattivi: filmati girati dagli stessi astronauti per illustrare la vita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e documentari spettacolari verranno proiettati nelle varie aree del percorso. E sempre per capire meglio come vivono gli esploratori dello spazio, si potranno vedere in esposizione - messe a disposizione dall’azienda produttrice Argotec - campioni delle razioni alimentari speciali che costituiscono il cibo degli astronauti. 

IL CAMPIONE LUNARE 
Il campione di pietra lunare in mostra in Fondazione è stato messo a disposizione dalla Nasa, e pesa circa 160 grammi: è uno degli esemplari più grandi tra quelli utilizzati per eventi e manifestazioni che ne prevedano l’esposizione in pubblico. È stato raccolto durante la missione Apollo 14 nel 1971: l’ottava del Programma con equipaggio e la terza ad allunare. 
Le ricerca scientifiche sulle rocce lunari vengono eseguite principalmente presso il Johnson Space Center della NASA a Houston, nonché e in altri centri di ricerca negli Stati Uniti e nel resto del Mondo. Proprio perchè si tratta di un reperto rarissimo, non potrà essere in mostra tutti i giorni poichè in alcune giornate di apertura sarà a disposizione di altre iniziative. 

EVENTI COLLATERALI 
Questo in dettaglio il cartellone degli eventi collaterali: 
SABATO 14 MAGGIO, DALLE 21.15 ALLE 23, una serata dedicata alle osservazioni al telescopio della Luna e di Giove da Piazza Sant’Antonino con il Gruppo Astrofili di Piacenza. Verranno allestiti alcuni telescopi, dai quali sarà possibile per tutti osservare i particolari lunari ingranditi e delle bande equatoriali del pianeta Giove, e assisteremo alla danza dei suoi satelliti medicei, scoperti da Galileo Galilei nel 1610. 
GIOVEDÌ 19 MAGGIO ALLE 17.45 in Auditorium conferenza di Theo Cordani sul tema Dalla Terra a Plutone e oltre. Il 14 luglio 2015 la sonda spaziale New Horizons volava accanto a Plutone e inviava sulla Terra stupende immagini del pianeta nano. Non era però la prima volta che un veicolo costruito dall’uomo si apprestava a valicare i confini del sistema planetario: molto più lontano, a quasi 20 miliardi di chilometri di distanza, la sonda Voyager 1, lanciata da Cape Canaveral nel 1977, aveva già intrapreso da qualche anno il suo viaggio nello spazio interstellare. 
SABATO 21 MAGGIO in occasione della Notte dei Musei la mostra sarà aperta fino alle 24. Per tutta la serata nel cortile di Palazzo Rota Pisaroni si terrà la proiezione del video Una notte nello spazio, a cura di Carlo Boledi, con immagini e filmati spettacolari. La visione sarà accompagnata da una colonna sonora ad hoc: dalle musiche di 2001 Odissea nello Spazio alle composizioni più famose a tema “spaziale”. Nel corso dell’evento, intorno alle 22, è previsto un rinfresco. 
VENERDÌ 3 GIUGNO ALLE 17.45 in Auditorium conferenza di Luigi Pizzimenti dal titolo Ti porto la luna. Direttore della sezione astronautica FOAM13 del padiglione spazio-planetario Volandia (il parco e museo dedicato al volo costituito a Malpensa) , Pizzimenti ripercorrerà la storia delle missioni spaziali Apollo. 
SABATO 4 GIUGNO ALLE 17.45 in Auditorium incontro con il giornalista Paolo Attivissimo. Molto noto anche sul web per la sua attività di giornalista informatico e cacciatore di “bufale”, Attivissimo parlerà dei cosiddetti “complotti lunari” ovvero la teoria in base alla quale le missioni spaziali non portarono ad alcun allunaggio. La conferenza ha come titolo Luna? Sì, ci siamo andati. 
DOMENICA 12 GIUGNO ALLE 17.45 l’Auditorium ospita l’astronauta Maurizio Cheli. Nato a Modena nel 1959, nel 1996 a bordo dello Space Shuttle Columbia ha partecipato alla missione STS-75 Tethered Satellite in qualità, primo italiano, di Mission Specialist. A Piacenza parlerà della sua straordinaria avventura umana e professionale, narrata nel suo libro Tutto in un istante (Minerva edizioni), che sarà possibile acquistare in occasione dell’incontro. 

ORARI 
La mostra Dalla Terra alla Luna e oltre sarà aperta da martedì a domenica, dalle ore 9.30 alle13 e dalle 15 alle 19. Tutti i sabati alle 17 sono previste visite guidate gratuite. Sarà possibile visitare la mostra anche in occasione della festività del 2 giugno. Gli istituti scolastici che desiderano fissare visite didattiche possono contattare la Fondazione, tel. 0523.311111.