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Insieme Piacenza: un fondo solidale per risollevarsi dopo la pandemia

16luglio2020ore 12:00Piacenza

Insieme Piacenza per aiutare il territorio a risollevarsi dopo la pandemia di coronavirus. E’ il protocollo sottoscritto da Comune di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Caritas, Crèdit Agricole e Diocesi di Piacenza – Bobbio per sostenere l’economia, le persone in difficoltà, le piccole attività commerciali ed artigiane in sofferenza ma anche i giovani con nuove idee imprenditoriali da mettere in campo.

Si tratta di un fondo per il welfare sociale con una dotazione iniziale di milione e settecentomila euro, messi a disposizione dai promotori:

un milione di euro dal Comune di Piacenza; 300.000 euro dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano; 250.000 euro dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio e 150.000 euro da Crèdit Agricole.

Ente promotore, e responsabile del coordinamento operativo, è la Caritas diocesana di Piacenza Bobbio, attraverso la sua rete di servizi territoriali pubblici e privati, che conta su 1400 volontari oltre ai propri operatori sociali professionali.

Gli ambiti d’intervento sono molteplici: dagli aiuti materiali (alimentare, economico) al sostegno psicologico-relazionale e abitativo, dall’accompagnamento lavorativo ai percorsi educativi e di autonomia individuale, fino allo sviluppo di nuove idee imprenditoriali.

Il fondo per il welfare sociale è articolato su tre anni e strutturato in due fasi. La prima di “emergenza”, attraverso una serie di azioni per rispondere alle esigenze più pressanti dell’immediato; la seconda di tipo strutturale, nella quale sono compresi anche il microcredito (per le attività commerciali ed artigiane in sofferenza) e un fondo sviluppo destinato ai giovani e alle loro idee imprenditoriali.

«Questo è un protocollo aperto – ha sottolineato il presidente della Fondazione Massimo Toscani durante la firma a Palazzo Gotico -; possono aderire in futuro anche altre realtà che ne condividono le finalità e gli scopi. E’ importante sottolineare come ci possa essere un impegno comune e condiviso tra più soggetti per il bene della comunità. Il collante del nostro territorio è la solidarietà e, come in altre iniziative già intraprese con la Diocesi, la Caritas e il Comune, abbiamo pensato ad un aiuto che non fosse finalizzato alla sola assistenza, ma in grado di accompagnare le persone in una prospettiva di miglioramento della propria condizione; così è stato per l’Emporio Solidale, che rappresenta il progetto più importante realizzato dalla Fondazione. Nessuno deve sentirsi solo».

Piacenza, 16 luglio 2020

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