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Re-imagining - La scuola oltre i confini

08settembre2022ore 12:00Fondazione di Piacenza e Vigevano

Re-imagining - La scuola oltre i confini

Re-imagining - La scuola oltre i confini è la scuola del futuro. Si tratta dell’iniziativa promossa dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Piacenza con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dal 7 al 9 settembre. Tre giornate di formazione nel salone degli Arazzi del collegio Alberoni, che sono una proposta di riflessione, riservata ai docenti dei vari ordini di scuola, per definire pratiche didattiche esperienziali che consentano agli studenti di confrontarsi con nuove prospettive e nuove visioni per la comprensione di sé e del mondo, attraverso le sollecitazioni della lettura, della scrittura, dell’arte, della musica e dell’espressione corporea.

La Fondazione è stata presente con il consigliere di amministrazione Luca Groppi, coordinatore della Commissione Educazione, a sancire il grande interesse dell’ente a supporto di un’istruzione sempre più inclusiva e innovativa. Ne sono un esempio i recenti bandi Biblòh! e Dalla classe all’orchestra, che sono al centro proprio in questa tre giorni di incontri. 

Si legge nel documento di presentazione degli organizzatori: “L’evento globale della pandemia ha posto in risalto i limiti di un paradigma umano eccessivamente centrato sullo sviluppo delle competenze cognitive, intese come massima padronanza del sapere in termini di efficienza e di efficacia.  Alla legittima finalità del successo formativo inteso come raggiungimento del massimo sviluppo possibile delle potenzialità cognitive, si affianca oggi una nuova sensibilità educativa, volta a formare individui che devono essere valorizzati per quel che sono, capaci di costruire rapporti interpersonali positivi e comunità solidali, a cui occorre riconoscere e garantire il diritto al ben-essere personale e alla possibilità di godere dei beni immateriali, di fare esperienza della bellezza e dell’arte come essenziale strumento di espressione dell’animo umano.

(…) In sostanza, oltre ai saperi codificati storicamente nelle diverse discipline, si tratta oggi di educare una nuova generazione di umani a pensare bene, a sviluppare capacità di risoluzione di problemi complessi, a coniugare emozioni e razionalità, a considerare i risvolti etici nelle scelte individuali e collettive.  I temi della sostenibilità ambientale, della giustizia sociale, della rivoluzione digitale, dell’intelligenza artificiale dovranno necessariamente trovare una collocazione prioritaria nei curricoli scolastici, così come le prassi didattiche.

La domanda di fondo può essere così sintetizzata: cosa dovrebbero imparare oggi gli studenti che avranno il compito domani di trovare soluzioni alla grave crisi in cui versa il nostro pianeta? E soprattutto quale evoluzione occorre prevedere nelle tecniche di insegnamento per rispondere a questo bisogno?

I bambini e gli adolescenti di oggi stanno crescendo in un ambiente di cambiamenti tecnologici, sociali ed ecologici senza precedenti. Come possono questi giovani cittadini, consumatori e futuri decisori essere aiutati a navigare in questa realtà complessa? (cfr. “A scuola di futuro”, Peter Senge e Daniel Goleman).

In allegato la locandina con il programma completo.

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