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Proiezione di GODARD SEUL LE CINÉMA di Cyril Leuthy (Francia, 2022, 100′)

03novembre2022ore 21:00 - 23:00Spazio Rotative - Via Benedettine 66, Piacenza

ingresso libero, prenotazione obbligatoria alla mail: [email protected] entro il 2 novembre.

Per chi ama il cinema e vuole scoprire o approfondire la figura di Godard, il film-evento presentato alla 79^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica nel settembre 2022 all’interno della sezione Venezia Classici. La proiezione piacentina, la prima al di fuori di un festival, è inserita nella cornice del Premio Cat, dedicato a Giulio Cattivelli, critico che capì immediatamente il peso specifico del giovane JLG (nella sezione blog del sito cinemaniaci.org si trovano alcune recensioni di Cattivelli, tra cui quella del film simbolo della Nouvelle Vague e probabilmente del cinema moderno: http://cinemaniaci.org/fino-allultimo-respiro/).

 

Sinossi del film

Jean-Luc Godard è il cinema, la sua quintessenza. Da poco novantunenne, ha al suo attivo più di centoquaranta film. Lo odiamo tanto quanto lo veneriamo. Da dove ha origine la sua aura? Naturalmente da film leggendari, ma anche da Godard stesso. È una figura pubblica e allo stesso tempo un uomo avvolto nel mistero. Tutto e l’opposto di tutto, ha percorso ogni strada possibile. Non è facile impadronirsi di un tale mostro sacro ed enigmatico. L’itinerario di Godard si muove in un’unica direzione: il rinnovamento incessante della sua arte. Egli vede l’atto creativo come un necessario atto di critica e decostruzione. “Parto sempre dal negativo.

Sono un uomo positivo che parte dal negativo”. L’artista si reinventa senza sosta e inevitabilmente si distrugge. Questo ritratto intende portarci oltre i cliché di un mito, talvolta diventato caricaturale, per incontrare un uomo più sentimentale di quanto sembri, un uomo abitato, a volte superato, dalla sua arte. Perché, sì, Godard è umano. Non solo una macchina che pensa e crea immagini. È carne, sangue, emozioni.

 

Commento del regista Cyril Leuthy

Ciò che è assai motivante in Godard è che permette tutto: lascia gli altri registi liberi, liberi di osare, di provare, di sfidare le abitudini. Realizzare questo film ha significato esplorare un artista che, più di molti altri, ha una vera e propria fede nella propria arte. Per navigare in un tale oceano di idee, film e archivi, ho seguito un percorso: rimanere umile e dare voce alle persone che lo hanno conosciuto. Il film è incentrato più sull’uomo che sul suo cinema, ma quando si parla di Godard, cinema e vita si fondono, anche se alla fine il film parla anche di cinema.

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