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ENRICO RAVA e FRED HERSCH “The Song Is You”

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ENRICO RAVA e FRED HERSCH “The Song Is You”

30ottobre2022ore 18:00Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni, via Emilia Parmense, 77 – Piacenza

ATTENZIONE: CONCERTO ANNULLATO

Con grande dispiacere avvisiamo che, a causa di un’improvvisa polmonite che ha colpito il trombettista Enrico Rava, siamo costretti ad annullare il concerto del duo Rava – Hersch previsto per domenica prossima 30 ottobre presso la Sala degli Arazzi di Piacenza, inserito tra gli eventi della 19ª edizione del Piacenza Jazz Fest.

ENRICO RAVA e FRED HERSCH

“The Song Is You”

Enrico Rava tromba e flicorno
Fred Hersch pianoforte

Interi € 22
Ridotti € 18
Prevendita on line: vivaticket.com

Concerto incluso anche in abbonamento

 

Quello che si terrà alla Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni sarà un incontro intenso e imperdibile tra due poeti del Jazz, due storie musicali che finalmente si incrociano, unendo le loro esperienze in un dialogo dai risultati sorprendenti che promette di regalare emozioni indimenticabili. Enrico Rava, tromba, e Fred Hersch, pianoforte, pur con storie diverse alle spalle, sono accomunati da un’analoga visione musicale e producono un linguaggio in cui si confondono tradizione e innovazione, lirismo ed energia, jazz e classica. Le loro esibizioni si basano su un’intesa che mantiene il fascino dell’imprevisto, lo studio reciproco, la ricerca di terreni comuni, l’intreccio di estetiche e generazioni.

Enrico Rava è tra i musicisti europei più apprezzati nel mondo, senza dubbio il jazzista del nostro Paese più conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Passato attraverso le diverse fasi dell’evoluzione del genere sempre da protagonista, la sua biografia è un pilastro della storia del jazz italiano. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali. Rava, oltre ad aver collaborato con il Gotha del jazz mondiale, da diversi anni svolge anche un fondamentale ruolo di talent scout, grazie al quale molti giovani musicisti hanno potuto ottenere un’adeguata attenzione e riconoscimento.

Fred Hersch è uno straordinario pianista, una forza creativa pervasivamente influente che ha plasmato il corso della musica per oltre trent’anni come improvvisatore, compositore, educatore, direttore di band, collaboratore e artista discografico. È stato proclamato “il pianista più innovativo nel jazz degli ultimi dieci anni” da Vanity Fair, <<un’elegante forza di invenzione musicale>> da The L. A. Times e <> da The New Yorker. Un autentico battitore libero, un pianista di straordinaria personalità che si è tracciato la sua strada e la percorre senza cedere a mode e tendenze di successo: è la musica che parla per lui.

Insieme i due suoneranno brani di repertorio, che però non soffrono certo di passatismi e manierismi, ma rendono perfettamente la magia di un tempo sospeso e ricreato attraverso una musica che parla a tutti di emozioni e sentimenti. “The song is you” (album di recentissima uscita per ECM) è frutto della intensa e proficua collaborazione di questi due giganti, iniziata con alcuni concerti l’anno scorso.

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Presentata a Palazzo Rota Pisaroni la diciannovesima edizione del Piacenza Jazz Fest 2022. Si terrà dall’8 ottobre al 12 novembre e nel cartellone principale ospiterà il duo Enrico Rava e Fred Hersch, Fabrizio Bosso with strings, The Jellowjackets, Christian Sands, Enrico Intra, Fabrizio Bentivoglio e Ferruccio Spinetti, un grande ensemble per il centenario di Pasolini e tanti altri protagonisti delle scena italiana e internazionale.

Fondazione di Piacenza e Vigevano, ente sostenitore fin dalla prima ora e main sponsor della manifestazione, ha aderito all’idea progettuale con grande partecipazione e attenzione e, come tradizione, ospita il concerto di anteprima: questa sera, 21 settembre, alle 21.15 un omaggio dedicato ai Beatles di Martha J. & Chebat Quartet in Auditorium. Con Marta J voce, Francesco Chebat pianoforte, Giulio Corini contrabbasso, Maxx Furian batteria.

A seguire, una programmazione fitta e intensissima che conta ben centodiciotto musicisti sul palco, suddivisi su una trentina di concerti, senza contare alcune delle attività collaterali più amate, come i Jazz Pedibus con la marchin’ band che accompagna i bambini della primaria a scuola, i Jazz Bus con la band che farà alcune estemporanee incursioni quando uno meno se lo aspetta e tutte le attività con le scuole. Insomma, più di un mese con la musica che sarà la vera protagonista in città.

 

IL CARTELLONE PRINCIPALE

Ricco, vario ed equilibrato il cartellone principale di questo XIX festival.

Per quanto riguarda i main concert, spicca nella programmazione di quest’anno il duo che vede insieme Enrico Rava, che senza tema di smentite si può definire il più grande jazzista italiano, e Fred Hersch, il pianista che ha fatto dell’innovazione il suo elemento distintivo. I duo incroceranno le loro straordinarie storie musicali in un dialogo dai risultati non meno che sorprendenti. Un altro concerto molto atteso è quello di chiusura che avrà come protagonista Fabrizio Bosso, universalmente riconosciuto come uno dei migliori trombettisti a livello internazionale per tecnica e lirismo. Col suo quartetto accompagnato da un’orchestra d’archi diretta da Paolo Silvestri presenteranno “You’ve changed”, un progetto che racconta il grande amore di Bosso per la canzone senza alcuna distinzione né di genere né di epoca, dove il suono del Jazz riesce a lavorare in simbiosi con quello degli archi con un grande effetto emotivo. Dopo l’annullamento del loro tour europeo a causa delle restrizioni per la pandemia negli ultimi due anni, si potranno finalmente accogliere questa volta gli Yellowjackets, una band mitica che ha fatto la storia della fusion e che resiste da oltre quarant’anni senza interruzioni e con pochissime variazioni interne.

Una menzione speciale va allo “Speciale Piano Trio”, una combinazione di due concerti programmati a poche ore di distanza l’uno dall’altro che riflettono due tra le tante possibili impostazioni di una medesima formazione: quella del piano trio resa leggendaria da Bill Evans, tra gli altri. Si partirà il sabato sera con il trio di Christian Sands, pianista e compositore poco più che trentenne ma già tra i protagonisti della scena jazz contemporanea per la sua tecnica impeccabile e il fraseggio elegante che non cede al virtuosismo fine a se stesso, definito da Wynton Marsalis “A jazz star of the future”. A stretto giro la domenica mattina successiva sarà la volta del trio guidato dal pianista Enrico Intra, punto di riferimento del jazz europeo che ha ancora molto da dire sul concetto di improvvisazione e su come realizzarla al meglio insieme ai suoi compagni di avventura in concerto.

Non mancheranno anche quest’anno le commemorazioni e gli eventi speciali a cui il Piacenza Jazz Club dà sempre ampio spazio, consapevole del valore della memoria e di quanto sia utile farne tesoro. Il primo sarà anche il concerto inaugurale, realizzato in occasione dei cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini dal titolo “Le nuvole di Pier Paolo” che vedrà sul palco ben otto grandi musicisti italiani: Emilia Zamuner (voce), Daniele Sepe (sax), Flavio Boltro (tromba), Daniele Di Bonaventura (fisarmonica), Jacopo Mezzanotti (chitarra e arrangiamenti), Mario Nappi (pianoforte), Davide Costagliola (basso e contrabbasso) e Paolo Forlini (batteria).

Il secondo è un reading tutto incentrato sulla figura del “satiro” Ennio Flaiano, pungente scrittore che dal passato ha ancora tante cose da dirci e lo farà grazie alla voce recitante di Fabrizio Bentivoglio, che leggerà alcuni dei suoi testi, accompagnato dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti. Un terzo tributo è quello organizzato in trasferta in virtù della collaborazione con l’associazione Tetracordo presso il Teatro Sociale di Stradella, che una delle nostre eccellenze pianistiche, Danilo Rea, renderà a Fabrizio De André, in un concerto in pianoforte solo che andrà a esplorare il repertorio denso di rimandi e di sonorità profondamente evocative del grande cantautore genovese.

Per indagare il rapporto tra musica e fotografia è stata scelta la performance multimediale dal titolo “La magia delle donne. Fra bellezza e quotidianità”, con musiche del duo composto da Boris Salvoldelli alla voce ed elettronica e Massimo Milesi ai sassofoni ed elettronica, ispirate alle fotografie dello storico reporter Pino Ninfa. Si tratta di un omaggio alla donna per musica e immagini da parte di tre artisti.

Visto il grande consenso che hanno sempre riscosso, anche quest’anno torna la proposta di un concerto in solo all’interno della Basilica di S. Savino, tra le più belle architetture romaniche in Italia settentrionale, che oltre a tanti beni artistici e a una lunga storia, gode anche della virtù di possedere un’acustica notevole. “Solitudo” è il nome dell’album da cui trarranno origine i brani suonati da Anaïs Drago che userà il suo violino per estrarre una moltitudine di suoni caratterizzati da un’amplissima ricchezza armonica e melodica.

Per biglietti, abbonamenti e informazioni piacenzajazzfest.it, mail a [email protected].

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