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Le Regine di Sergio Brizzolesi

02aprile2023ore 18:30Via Roma, 16/18 - Gropparello (PC)

2 aprile - 1 ottobre 2023

Sabato, domenica e festivi: 10.00 - 12.00 | 15.00 - 18.00

Ingresso libero
Visite guidate per scuole e associazioni su prenotazione
[email protected] | tel. 329 2177861

Allestimento
Giuseppe Maggi

Progettazione grafica
Eleonora Maggi

Cordinamento organizzativo
Lara Maggi

Cordinamento tecnico
Raffaele Maggi
Giuseppe Maggi

 

La Mostra

La Mostra di scultura di Sergio Brizzolesi a Gropparello rappresenta l’incontro di un artista con il proprio paese natio e con la propria gente dopo l’intensa attività, le esperienze e le affermazioni nazionali ed internazionali dello scultore gropparellese. Un avvenimento voluto con spontaneo entusiasmo tanto dalla Società Operaia quanto dallo stesso Brizzolesi. Si può pensare ad un omaggio reciproco e nobilissimo: Gropparello che chiama a sé, con un’iniziativa culturale di prestigio, uno dei suoi figli migliori distintosi nel campo artistico, Brizzolesi che dedica al suo paese e alla sua gente il frutto più recente e compiuto della sua arte. L’armoniosa e vibrante scultura di Sergio Brizzolesi, ormai conosciuta in tutti gli ambienti artistici, diventa motivo di orgoglio e emozione per Gropparello che per alcuni mesi ospita una mostra interamente dedicata alle opere dell’artista. La mostra ha per titolo complessivo Le regine di Sergio Brizzolesi e si compone di una serie di importanti sculture le cui protagoniste sono figure femminili che hanno in genere positure classiche ma sono animate da un inquieto spirito di modernità. Grazie alla Mostra i gropparellesi, e non solo, possono ammirare direttamente le opere di Sergio Brizzolesi e comprendere perché intorno al suo nome aliti tanto prestigio e tanta considerazione oltre i confini della Val Vezzeno e della provincia piacentina.

«Sono vent’anni che creo Regine, le prendo anche come spunto, le elaboro. La regina inizialmente è nostra madre, poi la nostra donna. Penso che ogni uomo abbia bisogno di una donna che lo coccoli, che lo governi. Non in senso servile naturalmente. La donna è più riflessiva, mi corregge, mi osserva da lontano. Queste donne sono molto importanti. Anche negli scacchi: la regina si muove come vuole, è simbolo di potenza. E poi è lei, la donna, che ha la facoltà di procreare. Ricordo di aver fatto una scultura in cui c’era un parto da un braccio di una figura femminile, una sorta di partenogenesi, quasi si fosse fecondata da sola tanto era forte ed autosufficiente»
Sergio Brizzolesi

Sergio Brizzolesi

Brizzolesi nasce a Gropparello il 4 agosto del 1933. Fin da piccolo dimostra una grande immaginazione che lo porta a realizzare disegni e bozzetti, ma a intrigarlo è l’argilla della fabbrica di mattoni a Valle che gli fornisce la materia prima per modellare figure in creta. Ama anche la musica, ma sono le arti figurative e la scultura in particolare ad attirare sempre di più il suo interesse. Dopo la guerra, nei primi anni Cinquanta si iscrive all’Istituto d’arte Gazzola di Piacenza. Sono gli anni in cui l’Istituto d’arte vede la presenza di allievi che in seguito diventeranno protagonisti del panorama artistico locale e nazionale. Nel 1954 si imbarca per Caracas dove rimarrà per circa tre anni, impegnato in prestigiose opere. Tornato in Italia lo scultore si trasferisce a Milano dove trova il luogo ideale per la propria attività artistica, pur rimanendo legato a doppio filo a Gropparello, il paese delle sue radici. Con l’intento di completare la propria formazione artistica lo scultore frequenta l’Accademia di Brera. E’ il tempo in cui il linguaggio espressivo dello scultore registra un cambio radicale. A partire dai primi anni Settanta le drammatiche stilizzazioni elaborate in precedenza lasciano il posto a forme compiute e le superfici si fanno armoniose e più delineate. Nascono così le prime Regine, figure femminili consapevoli del proprio fascino, maestose e altere nei loro abiti sontuosi, impreziositi da innumerevoli ornamenti. Artista di primo piano Brizzolesi riceve numerosi incarichi di committenze pubbliche per la realizzazione di opere monumentali, tra le più importanti la statua dedicata a Sant’Antonino, patrono della città di Piacenza; l’apice però lo raggiunge con le opere dedicate a Giuseppe Verdi, una delle quali accoglie i visitatori nello stand italiano di Expo2015.

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