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Le trasformazioni del sistema socio-economico in Europa

03ottobre2021ore 11:00Auditorium San Dionigi – Vigevano (PV)
  • Attilio Geroni, Caporedattore Esteri de Il Sole 24 ore, dialoga con Marco Varvello, Corrispondente RAI da Londra

Le “trasformazioni” socioeconomiche non appartengono mai a un solo Paese, in un mondo sempre più interconnesso con una pandemia che non sta distinguendo tra Paesi europei e non europei, tra Paesi del Nord e del Sud o occidentali e orientali, i cambiamenti riguardano tutti, certamente ognuno con una sua peculiarità e in ognuno con un suo sviluppo e con le sue conseguenze. Grazie al contributo di relatori assolutamente qualificati, l’incontro vuole essere un momento di riflessione e di conoscenza delle tante “trasformazioni” in atto in alcuni paesi europei.

 

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Festival delle Trasformazioni | V Edizione

24 settembre – 3 ottobre 2021

È con piacere che la Fondazione di Piacenza e Vigevano dà il benvenuto a questa V edizione del Festival delle Trasformazioni, una manifestazione in cui ha sempre creduto e contribuito fin dalla sua nascita e che ha visto crescere e consolidarsi nel tempo. Il Festival, infatti, rispecchia due aspetti che sono importanti per questa Fondazione: da una parte l'attenzione verso la vita - e le trasformazioni - delle tante città di medie dimensioni – le cosiddette middle town - che sono i luoghi dove la Fondazione “vive” e di cui si interessa e dall’altra parte la modalità con cui questo Festival ogni anno nasce, ovvero come una manifestazione corale con il contributo di tanti e la partecipazione del mondo culturale e sociale della città. Anche quest’anno il Festival, oltre al tema centrale delle trasformazioni sociali che stanno cambiano il mondo, ha voluto porre l’attenzione sui tanti cambiamenti nati e/o accelerati dalla pandemia sanitaria con una particolare attenzione ai tanti aspetti e problemi sociali causati dalla pandemia stessa. Siamo certi che le riflessioni che nasceranno da questi incontri aiuteranno a superare e capire questo momento particolarmente critico per il nostro mondo.

Tra i tanti incontri presenti nel programma, ci piace infine sottolineare i concerti del Centro di Musica Antica Ghislieri, che sono parte della rassegna Musica a San Dionigi e che vogliono essere un nostro ulteriore contributo e dono a questo Festival fatto anche di momenti di bellezza e spettacolo.

I Consiglieri vigevanesi della Fondazione di Piacenza e Vigevano

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La trasformazione comporta cambiamenti profondi e definitivi: indagarne le diverse sfaccettature declinandole in una realtà come le middle town è la sfida raccolta dal Festival delle Trasformazioni che quest’anno vede la sua quinta edizione. Il Festival offre momenti di confronto preziosi, affrontando pressoché ogni aspetto della vita sociale, sollevando interrogativi, definendo scenari, illustrando soluzioni e anticipando modelli evolutivi. Gli spunti di riflessione che ne emergono sono di stimolo e supporto per tutti noi, ricordandoci che ogni cambiamento deve essere compreso e non temuto. Nella veste di primo cittadino della nostra comunità mi sono trovato ad affrontare un momento storico drammatico e travolgente, che ci ha segnato tutti nel profondo, producendo una serie di trasformazioni irreversibili. Per questa ragione sento ancora di più la responsabilità di saper cogliere le opportunità che si stanno delineando e che rappresentano l’occasione per imprimere una svolta decisiva per la ripartenza e la trasformazione della nostra città. Ringrazio Michele Linsalata, Presidente di ReteCultura, per aver saputo aggregare intorno al progetto del Festival le tante anime rappresentate dalle Associazioni cittadine, che arricchiscono il programma con mostre e spettacoli, e la Fondazione di Piacenza e Vigevano che con il suo costante sostegno rende possibile ogni anno la realizzazione di questo importante evento.

Andrea Ceffa
Sindaco di Vigevano

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Le Trasformazioni sono in noi, l’adattamento è insito nella natura umana.

Nel corso della sua storia la società umana, intesa come comunità di persone organizzate, si è sempre trasformata in modo più o meno veloce mutando sé stessa, le sue struttura e la sua fisionomia.

Negli ultimi decenni i mutamenti sociali, economici e culturali si sono susseguiti in maniera sempre più radicale e veloce, il modo di vivere e di pensare si è trasformato, molte delle certezze maturate nel corso di secoli precedenti sono cadute. È soprattutto, però, a partire dagli anni ’50-’60 del ‘900 che il tumultuoso sviluppo dell’economia con l’ampliamento delle basi sociali, la nascita di nuovi bisogni e nuove sensibilità e con l’affacciarsi sulla scena mondiale di popoli nuovi, ha trasformato in profondità la nostra società.

Oggi, anche a causa della pandemia che sta colpendo il nostro mondo, molti elementi ci dicono che ci troviamo davanti a un nuovo snodo, una nuova accelerazione, tante trasformazioni sono già parte di noi, tante ci stanno cambiando profondamente, tante, infine, ci trasformeranno in qualcosa di ancora sconosciuto.

Il Festival delle Trasformazioni si propone come “spazio neutro” dove indagare e discutere dei tanti cambiamenti nella nostra società e nella nostra vita a cominciare dalle nostre città, dalle tante middle town, un tempo simbolo di appartenenza, ora alla ricerca di una sua identità e di un suo ruolo.

La V edizione del Festival non poteva che partire da quanto sta accadendo oggi – stiamo vivendo in diretta una delle più grandi “trasformazioni” della nostra epoca - e il tema sarà, appunto, THE DAY AFTER - È già domani? con un chiaro riferimento, nella prima parte, al famoso film di Nicholas Meyer del 1983 sulle conseguenze immediate di un conflitto atomico e, nella seconda parte, si apre a un quesito necessario per indagare e capire il mondo nuovo che il virus più discusso del secolo sta consegnando all’intera umanità.

L’obiettivo vuole essere certamente quello di comprendere l’oggi globale ma anche quello di progettare un futuro realistico.

Ci aiuteranno in questa opera difficile il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, il Direttore scientifico, prof. Serafino Negrelli, i tanti relatori che hanno creduto nel Festival accettando l’invito a partecipare e, non ultime come importanza, le tante associazioni e le tante persone che hanno contribuito a renderlo unico e corale. A tutti loro va il nostro grazie di cuore.

RETE CULTURA VIGEVANO

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