Quadri di una collezione

Nella collezione d’arte che ora è in mostra al Castello Sforzesco di Vigevano, la nostra Fondazione rivela una certa vocazione territoriale: si tratta infatti di opere dell’area lombarda, in particolare risalenti a un fertile momento della storia artistica di questo Paese, i cui inizi sono riconducibile agli anni Cinquanta, quindi alla rinascita della sperimentazione dopo la seconda guerra mondiale. Artisti lombardi (e vi comprendiamo anche i piacentini Cassinari e Mosconi che a Milano si trasferirono presto trovandovi affermazione) impegnati a riprendere le fila della ricerca astratta secondo modi e stili del tutto personali e, starei per dire, territoriali, se è vero – com’è vero – che ben diverse furono le pratiche astratte e informali in area romana o fiorentina. Così connotata è indubitabile che questa collezione, per quanto piccola, costituisca una ricca testimonianza storica sui destini dell’arte italiana - oltre che, naturalmente, una parte importante del nostro patrimonio d’arte.

All’origine della mostra (già allestita a Piacenza due anni fa e ora qui a Vigevano) vi è la volontà di offrire, nel quadro dei programmi attuati dall’ente in ambito culturale ed educativo, un ulteriore momento di confronto per il pubblico degli studiosi e degli appassionati. E però ci sembra che i primi destinatari dell’iniziativa debbano essere senz’altro gli studenti, come dimostra un allestimento espositivo particolarmente ricco di suggestioni e di rimandi anche visivi, letterari e musicali; e come dimostra, inoltre, questa stessa pubblicazione che inquadra le biografie degli artisti e le loro opere in un contesto storico-geografico di fondamentale importanza per il Paese.

La Fondazione di Piacenza e Vigevano non lascerà nulla di intentato per conservare la continuità dell’offerta culturale verso la comunità vigentina e la collaborazione con gli enti amministrativi della città, sebbene le dinamiche finanziarie di questi anni siano apparse sovente ostili alle nostre speranze. L’obiettivo finale è lo stesso di sempre: il consolidamento dei valori fondanti della nostra civiltà e la crescita di una generazione consapevole e responsabile di quei valori.

Non dimentico infine che una mostra come questa è utile alla nostra stessa Fondazione, in un momento di grande impegno sul fronte delle arti e di profondo ripensamento del ruolo che il patrimonio artistico svolge sul piano dell’opportunità economica e della crescita culturale e sociale delle nostre città.

Massimo Toscani
Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano