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“Progetto Oratori” contro il disagio giovanile

Prevenire il disagio giovanile tra i preadolescenti e gli adolescenti della provincia di Piacenza. È l’obiettivo del Progetto Oratori, che vede impegnate la Fondazione di Piacenza e Vigevano e la Diocesi di Piacenza – Bobbio e si basa sul ruolo aggregativo ed educativo dei centri parrocchiali distribuiti sul territorio.

Un protocollo d’intesa, sottoscritto dal presidente della Fondazione Massimo Toscani e dal Vescovo Monsignor Gianni Ambrosio, fissa gli elementi caratterizzanti e fondamentali dell’iniziativa, avviata nell’estate 2018.

Il progetto si basa su un assunto: le attività di educazione e formazione, mirate a favorire l’aggregazione sociale dei più giovani, anche adottando un approccio multidisciplinare, possono contribuire a contrastare l’insorgere di situazioni di disagio. Gli oratori, per la loro vocazione a centri di incontro e di socializzazione, e per la capillarità della loro distribuzione sul territorio, rappresentano una “rete” ideale per tali attività. La Fondazione si farà dunque carico dell’erogazione di adeguati contributi che consentiranno di effettuare la proposta educativa, mentre la Diocesi organizza il network degli oratori, definendo le attività che, una volta condivise dal comitato di coordinamento secondo le adeguate strategie, vi vengono realizzate.

Il progetto è realizzato mediante due livelli complementari: il livello dell’identità personale, nel quale i giovani vengono aiutati a “scoprire” la propria identità (conoscenza di sè, sviluppo delle proprie doti, accettazione dei propri limiti), ed il livello della consapevolezza del proprio ruolo nella costruzione del bene comune.

Lo scopo è educare al dialogo ed a riconoscere il valore dell’altro, stabilendo rapporti di amicizia autentica, anche avvicinandosi ad esperienze guidate di servizio e di protagonismo giovanile per sperimentare che il proprio modo di agire può cambiare la vita propria e degli altri.

Vengono proposte attività ampie e diversificate, modi di partecipare che esaltano la ricchezza della diversità e rispondano a varie esigenze e capacità di adesione: aggregative, culturali, artistiche, ludiche e sportive. Tutte le attività, singolarmente e nel loro insieme, intendono far maturare i preadolescenti e gli adolescenti nella acquisizione di conoscenze, nell’interiorizzazione di atteggiamenti e nella produzione di comportamenti, stabiliti in base all’età e alla maturità dei ragazzi.