Les Bijoux Indiscrets

Concerto

Cantiere Simone Weil APS

Ove Volquartz bass & contra-bass clarinets
Mario Mariotti trumpet & flugelhorn
Angelo Contini trombone
Gianni Mimmo soprano saxophone 

Un ensemble di soli fiati che, con spiccato senso formale ma senza precludere possibilità a sortite di forte impatto, si pone ai nodi delle intersezioni fra generi e derivazioni stilistiche, con caratteri corali di inusuale tessitura timbrica e slanci lirici.

Quartetto dalla line-up particolare, Les Bijoux Indiscrets si avvale di un’ampia tavolozza sonora che spazia dai timbri gravissimi del clarinetto contrabbasso, passando per il clarinetto basso, il trombone, la tromba e il flicorno, fino alla cristallina estensione del sassofono soprano.

Lo spettro armonico permette incursioni in ambito cameristico ed eleganti evidenze orchestrali che regalano sospensioni e avvincenti linee narrative che si aprono all’incrocio di materiali tematici e improvvisativi. Un caleidoscopio che offre molteplici vie interpretative e di fruizione, leggibili e intriganti insieme.

 “ […]  Ho sempre provato una forte attrazione per gli ensemble di soli fiati, vi ho sempre intravisto una impeccabile possibilità formale, capace di restituire interezza e particolare insieme. Vi ho spesso fatto ritorno con diverse modalità… Ricordo in particolare l’esperienza di A Windy Season che risale ormai a una decina di anni fa o anche al più recente progetto Prossime Trascendenze, ho sempre avuto un’insopprimibile curiosità per gli accostamenti fra distanti timbriche e per la loro consapevole mutazione. Il processo compositivo e improvvisativo richiedono una concentrazione e un ascolto reciproco molto raffinato, una responsabilità estetica che una usuale line-up può trascurare. I miei sodali in quest’avventura hanno grande esperienza e attenzione. Con loro condivido da anni collaborazioni progettuali, attività concertistica e grande amicizia. Sono musicisti  che non temono di mettersi in gioco e, beh… sanno il fatto loro!

Sono le forze giuste per un ensemble di questo genere. […]”  Gianni Mimmo